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Roland Garros : A Fognini il derby azzurro con Seppi, Lorenzi cade sotto i colpi di Isner

Resta un solo italiano: Fabio Fognini piega in 3 set Andreas  Seppi e al terzo turno se la vedrà con Wawrinka, Lorenzi cede 6-3 7-6 7-6 ad un rivale implacabile al servizio

Fabio Fognini vince il derby contro Andreas Seppi con il punteggio di 6-4 7-5 6-3 e approda al terzo turno del Roland Garros 2017 ed è l’ultimo italiano rimasto in tabellone a Parigi. Il terzo incontro ha regalato sul campo numero 17, il derby tra il ligure Fabio Fognini (n.29 Atp) e l’altoatesino Andreas Seppi (n. 83 Atp). La sfida tra i due italiani finisce al ligure Fognini, più abile a sfruttare una brutta giornata dell’altoatesino Seppi.

Fabio fognini

Per Fognini la vittoria vale il pass del terzo turno: sfiderà Wawrinka in un match che potrebbe aprire scenari incredibili.Dura poco più di due ore il match di secondo turno tra Paolo Lorenzi e John Isner, con lo statunitense che archivia la pratica con un break nel primo parziale e con due tie break nei restanti due.

Gara equilibrata è molto combattuta, a dispetto del 3-0 finale, ma ovviamente a farla da padrone è stato il servizio del giocatore a stelle e strisce.Nonostante infatti, si sia giocato molto di più sulla sua battuta Isner è riuscito a prevalere nei momenti chiave, bombardando Paolino a suon di ace, 21 alla fine. Pochi rimpianti per Lorenzi, che come al solito ha lottato con grinta e ha provato a mettere in campo tutto ciò che aveva cedendo per 6-3, 7-6(3), 7-6.

Djokovic avanza con la cura Agassi

Sotto gli occhi del suo neo-consigliere Andre Agassi, allenatore solo per qualche giorno (domenica dovrebbe tornare da Steffi Graf e dai figli, per una vacanza già programmata da mesi), Djokovic è per la prima volta dopo tanti mesi (facciamo la seconda, insieme alla semifinale romana contro Thiem) rimasto concentrato dal primo all’ultimo punto di una partita.

Non era così scontato che accadesse contro il numero 59 del mondo, da lui sempre triturato nei precedenti, ma è accaduto. La condizione fisica sembra perfetta, ma è chiaro che prima del teorico quarto di finale contro Thiem e dell’ancora più teorica semifinale con Nadal bisogna andarci piano con l’esaltazione di Agassi. Il suo stesso ruolo part-time impedisce davvero di capire quanto questa collaborazione possa avere un futuro. Nel presente però c’è un Djokovic che sembra da corsa e che nel terzo turno affronterà Diego Schwartzman fresco di vittoria sul nostro Napolitano.

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