Boris Becker: ‘Vi spiego io perchè Djokovic non è più il numero uno’
Ecco le ragioni del crollo psicologico di Djokovic, secondo il punto di vista del coach tedesco Boris Becker che ha raccontato tutto alla BBC.
Boris Becker, l’allenatore di Novak Djokovic, ha rilasciato una intervista nella quale ha spiegato nel dettaglio le ragioni del crollo di Nole nella seconda parte di stagione. Un calo evidente, soprattutto dal punto di vista psichico, che ha determinato anche la perdita del primo posto nel ranking Atp.
Secondo Boris Becker, ciò che avrebbe determinato il calo di rendimento del campione serbo sarebbe stata l’assenza contemporanea dai campi di gioco dei suoi due rivali di sempre, Federer e Nadal, costretti per guai fisici a saltare la seconda parte di stagione. ‘Nole, senza di loro – ha spiegato alla Bbc – non ha avuto più avversari. Il suo massimo l’ha raggiunto con Nadal e Federer: Murray è stato sempre considerato il quarto incomodo ed è stato sottovalutato. Invece lo scozzese, proprio in quel momento, ha messo in mostra un tennis che non aveva mai mostrato prima’.
Insomma, secondo Becker, dopo il successo di Djokovic al Roland Garros, Djokovic è rimasto vittima di un calo di motivazioni per l’assenza di avversari capaci di poterlo stimolare. ‘Nole non sapeva più quale fosse il suo prossimo obiettivo. Le nostre mani erano legate. Nole voleva più concentrarsi sulle priorità extra-tennistiche, voleva curare i suoi affari familiari e passare più tempo con la famiglia’. Detto ciò, Becker, ha concluso l’intervista augurandosi che Djokovic possa tornare presto ai suoi livelli di sempre. ‘Novak è un competitivo nell’anima’. Siamo sicuri che dopo le batoste subite, il campione serbo possa ritrovare gli stimoli proprio dalla competizione con Murray. Già, proprio lo scozzese. L’avversario che non si aspettava di avere.