Atp Umago: Paolo Lorenzi si arrende in finale al russo Andrey Rublev
Atp Umago: Il 19enne moscovita, alla sua prima finale nel circuito maggiore, si è imposto sull’azzurro Lorenzi col punteggio di 6-4 6-2, in un’ora e 17 minuti di gioco
Atp Umago: Amaro epilogo per l’azzurro Paolo Lorenzi nel “Croatian Open”di Umago, dotato di un montepremi complessivo pari a 482.060 euro che si è disputato sui campi in terra rossa. Il 35enne senese, numero 34 del mondo e quarta testa di serie del tabellone, ha ceduto di fronte al giovane russo Andrej Rublev, numero 74 del ranking Atp, ripescato in tabellone come lucky loser.
La Next Gen continua la sua ascesa al trono grazie a Rublev che vince la sua prima finale, siamo ancora lontani dall’eccellenza, certamente, ma dopo l’exploit di Alexander Zverev a Roma, ieri è arrivato il primo titolo per Andrey Rublev, 19enne originario di Mosca.
A farne le spese in finale è stato Paolo Lorenzi, uscito sconfitto dalla quarta finale in carriera con il punteggio di 6-4 6-2 dopo un’ora e 16 minuti di gioco. Una partita che il russo ha dominato giocando con freddezza e concentrazione, a dispetto della giovane età, coronando un torneo perfetto.
Atp Bastad: Nella finale dell’Open di Svezia, lo spagnolo Ferrer batte in due set 6-4, 6-4, Dolgopolov
Nella piccola cittadina della Svezia meridionale, si è disputata l’edizione numero settanta degli Internazionali di Svezia, un torneo premiato quale miglior ATP 250 per ben undici anni di fila tra il 2002 e il 2013 che può vantare un albo d’oro di tutto rispetto.
Non vinceva un torneo Atp dall’ottobre 2015 ma ora ritorna a ridosso dei primi 30 del mondo, il redivivo Ferrer, trentacinque anni e 26 titoli in bacheca di cui due proprio qui a Bastad, ai danni dell’ucraino Alexandr Dolgopolov, 7 anni in meno all’anagrafe e una quarantina di posizioni di ritardo nel ranking mondiale.
Non si tratta di un incontro inedito, il bilancio recita infatti un consuntivo di 9 vittorie a 4 per il più esperto giocatore spagnolo ma è Dolgopolov ad essersi imposto nell’ultimo confronto sulla terra di Rio de Janeiro non più tardi dello scorso febbraio. In definitiva una finale tecnicamente non eccelsa, spaccata in due dal lungo passaggio a vuoto dell’ucraino, divenuta poi entusiasmante solo sul finire, grazie alla rimonta quasi ultimata di Dolgopolov a tutto braccio e alla voglia di tornare al successo di un inossidabile Ferrer, da domani di nuovo a ridosso della Top 30.