Us Open, Serena Williams perde semifinale e primo posto nel ranking: trionfo Kerber
Dopo tre anni e mezzo di dominio assoluto, Serena Williams cede lo scettro di prima della classe alla tedesca kerber.
Serena Williams perde in un solo colpo la semifinale degli Us Open e il primo posto in classifica nel ranking Wta. La campionessa americana è stata battuta in semifinale dalla ceca Karolina Pliskova, per 6-2 7-6 (5) e per effetto del successo della Kerber nell’altra semifinale, la tedesca ha matematicamente superato Serena William in testa al ranking mondiale.
Dal mese di febbraio 2013 la numero uno è stata ininterrottamente l’imponente tennista a stelle e strisce, che da alcuni mesi però ha perso il consueto ritmo di successi inanellando sconfitte brucianti in serie, come accaduto a Rio 2016. Fra l’altro Serena Williams, per il secondo anno consecutivo, manca l’appuntamento con la finale di Flushing Meadows, uno dei tornei dove ha conquistato il maggior numero di successi in carriera. La Pliskova, oltre ad avere espresso un gran tennis (e non è una novità) ha avuto anche il vantaggio di giocare contro una avversaria acciaccata da un problema al ginocchio sinistro.
A fine match, la Williams ha elogiato i meriti della tennista ceca, addebitando al problema fisico la ragione della sua sconfitta: ‘Doveva andare cosi – ha dichiarato la tennista americana – non ho rimpianti, la Pliskova ha giocato molto bene, magari avrei potuto avere una chance se lei non fosse stata in forma. Io non ero al 100% ma la mia avversaria ha meritato di vincere. Ho fatto molti errori e non ho giocato il mio solito tennis. Non sono riuscita a muovermi come avrei voluto, avevo la testa altrove’.
Per la Kerber un grande 2016
Per la Kerber, il successo per 6-4, 6-3 sulla Wozniacki vale davvero il doppio. La gioia di un’altra finale nello slam e il primo storico posto nella classifica mondiale. L’ultima tennista tedesca ad occupare la prima posizione nel ranking Wta fu Steffi Graf, una delle campionesse più forti di sempre. Per la Kerber una stagione da incorniciare, dopo il successo negli Australian Open e le finali (poi perse) a Wimbledon e Rio 2016.